La logica dell'approssimazione, nell'arte e nella vita

 

2 Aprile - 12 Settembre  (Palazzo della Permanente)

Cinque mesi di esposizione per la mostra "La logica dell’approssimazione nell’arte, nella vita" percorso multisensoriale con sede al Palazzo della Permanente, a cura di Aldo Colonetti e Gillo Dorflesche evidenzia la condizione dell’uomo nel rapporto tra scienza e imperfezione.

La mostra, il cui allestimento è disegnato da  Riccardo Blumer, sarà una sorta di percorso all’interno dell’approssimazione con cui abbiamo rapporti tutti i giorni.
Al centro, con una serie di opere, a partire da Mondrian, fino ad arrivare ad oggetti della vita quotidiana, come la caffettiera, e una partitura inedita di John Cage, verrà sviscerata la tensione tra la perfezione ideale del pensiero e la necessità di essere nel mondo fisico, nel quale e con il quale progettiamo il sistema degli oggetti e, quindi, la nostra cultura.

Gillo Dorfles (critico d'artepittore e filosofo italiano, ndr.) scriveva, a margine del famoso convegno organizzato in Triennale nel 1951 e dedicato a “De Divina proporzione”:
“Viviamo in mezzo all’approssimazione, diremmo quasi che senza approssimazione la nostra vita diventerebbe impossibile, e ancora maggiormente la nostra arte.”

Cosa è cambiato oggi, rispetto a questa affermazione, che già era al centro delle ultime riflessioni
di Platone, quando affronta il tema della relazione tra la perfezione dell’Idea e il mondo
della realtà: "senza la competenza del fabbro, non avremmo mai la ruota, certamente non perfetta come l’idea della ruota, ma è la nostra condizione conoscitiva"

Gillo Dorfles, dagli anni ’60 ad oggi ha sempre messo al centro della sua ricerca la relazione tra dimensione estetica ed  esistenza reale ed empirica della cose, da cui è necessario partire per disegnare il “nuovo”, ponendo al centro, trasformazioni produttive, nuovi materiali, tecnologie che cambiano il nostro modo di vedere e progettare il mondo.  

L'approssimazione diviene quindi il valore sul quale si fondano i diversi linguaggi espressivi, dalle arti visive al design, architettura, moda, musica, letteratura, fino ad arrivare alla cucina.

Un'occasione in più in cui vedere scienza e progetto lavorare nel segno dell’approssimazione consentendo, soprattutto oggi, l’evoluzione di oggetti quotidiani e di nuovi linguaggi dell’arte.
L’imperfezione mette la basi per una futura e progressiva ricerca infinita della “perfezione” giacché l’estetica delle cose da sempre è fondata su questo principio che rimette al centro il ruolo determinante della persona.

 

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