Ormai persuasi del fatto che, la città, così come la conosciamo oggi, abbia raggiunto il limite delle sue possibilità di sopravvivenza e che i suoi parametri non le permettano prospettive nuove, diviene quanto meno fondamentale analizzare i sintomi di questa tendenza e della necessità di oltrepassare la città convenzionale.
Il desiderio di andare verso un nuovo tipo di città è ormai sentito, diffuso e sottolineato da una sorta di scontento e di malessere, nei confronti di una città che non è più in grado di assecondare le nuove aspettative di vita.
La convenzione urbanistica ha ormai raggiunto un carattere opprimente in cui la trasvalutazione dei valori e l'esaltazione di una vita artificiosa ha portato ad inevitabile deterioramento delle virtù, della tradizione, del radicamento e degli istinti naturali e biologici.
“City after the City” non propone una mitica città ideale ma, ammettendo che la città non assolve più i ruoli necessari all'autocertificazione della tradizione e sottolineando i tratti dell'opacità del modello urbano attuale a disposizione, proporrà le basi per aprire riflessioni e dialoghi su un evento di grande portata: la città nuova.
Triennale, allestirà l'ambiente “City after the City” nei due padiglioni del sito Expo antistanti la piazza d’ ingresso al Cardo con sei mostre:
- Landscape Urbanism
- Urban Orchard
- Expanded Huosing
- People in motion
- Strett Art
- Book|Meeting Room
In forma di parterre, tra i due padiglioni, verrà inoltre realizzato il grande "Orto Planetario" |